Partiamo di buon’ora. Abbastanza facile visto che alla sera alle otto contiamo i minuti per restare svegli almeno fino alle nove e alla mattina alle cinque io inizio già a fare cose.
Facciamo una colazione a letto di latte e cioccolato e biscotti (suona romantico e lo era, ma solo perché non c’erano altri posti in paese dove fare colazione e il market offriva solo brik di latte con cannuccia e biscotti) e partiamo in motoscafo per le Islas Ballestas.
Circa mezz’oretta di mare dopo (ottima idea il latte nel brik), arriviamo a queste piccole isolette completamente ricoperte di guano dove vivono pellicani, gabbiani di vario genere, leoni marini e avvoltoi vari. Come sempre quando c’è di mezzo una barca, il mio entusiasmo é frenato dal fatto che ho dovuto mettere particolare impegno nel cercare di in qualche modo di combattere il mal di mare e quindi, non me ne voglia la fauna avicola delle isole, però torno indietro infreddolita e non particolarmente impressionata, ma comunque con mille mila foto di leoni marini che invece sono belli.
La riserva naturale di Paracas invece é un’altra storia. Chilometri di deserto che costeggiano il mare, dune altissime e scogliere a picco sull’oceano lasciano spazio a qualche spiaggetta dove bambini coraggiosi fanno il bagno nell’acqua gelata sotto lo sguardo vigile di un gruppo di pellicani.
Mangiamo sulla spiaggia, in un luogo che sembra davvero sospeso nel tempo.
Se non fosse che, al tavolo di fianco, sentiamo una tizia vaneggiare dicendo: “beh, la punta al forno non é tipicissima di Parma. No, no… Da noi diamo solo un po’ di tortelli e del salume, hai già mangiato abbastanza.” Silenzio in aula. Forse lei ha mangiato abbastanza, che sarà 30 kg vestita… E conclude: “la punta é un arrosto di una bestia, poi col ripieno… Boh, sarà di manzo.” A questo punto non ho più ricordi. Credo di essere stata allontanata prima di creare qualche incidente con la beniamina di Perù Responsabile.
Rientriamo a Paracas e guidiamo i 100 km fino a Huacachina, un’oasi nel deserto. Altissime dune intorno ad un laghetto da dove si può ammirare il tramonto e sentire l’aria che, dopo il primo giorno di sole, si va via via rinfrescando.
Le stelle non le abbiamo viste.
Siamo andati a letto anche stasera troppo presto. Il desiderio però l’avevano già espresso al mattino, passando sotto un arco naturale alle isole Ballestas.
